Maurilio Barozzi
Jan Kozamernik
martedì 30 gennaio 2018
TRENTO - In battuta, Jan Kozamernik si lancia la palla in aria e, saltando, la scaglia nell’altro campo facendole sfiorare la rete per poi atterrare d’improvviso. Non è un colpo violento, ma la sua insidia deriva dallo sfruttare al meglio l’altezza da cui parte, la rapidità dell’esecuzione, la volatilità del pallone e le traiettorie improbabili che questo assume. C’è qualcosa, in questo colpo, che combina insieme il calcolo trigonometrico con la coordinazione motoria. Grazie a loro, infatti, tale battuta diventa un’arma spesso micidiale.
Tutto questo per dire che [...]
L’ARTICOLO
Pubblicato sul quotidiano L’Adige del 30 gennaio 2018 a pagina 40