Maurilio Barozzi
Sci nautico: Thomas Degasperi
sabato 18 ottobre 2008
TRENTO - L’idea di un atleta trentino che parte da Caldonazzo ed ora vive in Florida, connota già di per sé il concetto di successo. Se poi si aggiunge il fatto che la persona di cui stiamo parlando ha anche vinto titoli mondiali, europei si capirà che questo atleta incarna la metafora del successo. Thomas Degasperi, ha ventisette anni e pratica lo sci nautico, una sorta di incrocio tra lo sci e il surf. Le prime gare le ha fatte a otto anni. «È stato mio papà Marco a farmi provare. Mi guidava il motoscafo, mi spiegava come fare. Del resto lui e mamma Traudi erano i custodi del centro nautico di Caldonazzo e io si può dire che sia cresciuto nell’acqua».
Lo sci nautico è uno sport inventato nel 1928 da Ralph Samuelson e in Italia lo ha reso famoso Alain Delon, all’inizio degli anni ‘60. Nelle pause delle riprese del film «Il Gattopardo», l’attore si tuffava nel Golfo di Solanto e si faceva una sciatina, la sua passione. Per Thomas, invece, la stessa passione si è trasformata in fretta in qualcosa di più importante, di più coinvolgente. Tanto che già nel 1995, a quattordici anni, ha vinto gli europei giovanili in Repubblica Ceca. Una medaglia che ha spostato anche l’idea che sottende quella disciplina, ovvero che sia uno sport per figli di industriali. I nomi che vi erano legati sono infatti quelli di Roby Zucchi, medaglia d’oro (dimostrativa) alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, oppure Andrea Alessi.
«Io grazie ai risultati ottenuti con lo sci nautico ho vinto una borsa di studio all’università ULM (di Monroe, in Louisiana) ho potuto studiare e allenarmi gratis», spiega Degasperi.
Che ne frattempo, nel 2001, era arrivato quarto ai mondiali del 2001. «Beh, quella gara ha una storia a parte - racconta -. Ero andato agli Europei under 21. Il tecnico della nazionale maggiore, Tangui Benet, prima che iniziassero le gare mi ha detto “se vinci ti porto ai mondiali assoluti”.
Questa cosa mi ha dato ancora maggior carica e sono riuscito a vincere.
Per non rimangiarsi la parola, Tangui Benet ha rifatto le convocazioni: sono arrivato quarto, primo degli italiani. E l’anno dopo ho vinto sia gli europei under 21 che quelli assoluti».
La sua vita è ormai incardinata sullo sci nautico, anche se nel 2006 è arrivata la laurea in lingue con specializzazione in marketing. «Negli Stati Uniti il sistema scolastico è differente rispetto al nostro, e lo sport è molto considerato. I college ci tengono a vincere le competizioni sportive e ognuno di questi istituti vanta tradizioni in qualche sport che cerca di perpetuare: per esempio la ULM ha vinto 23 su 27 titoli dei college di sci d’acqua. Mentre studiavo ho anche vinto i campionati europei assoluti, oltre che nel 2002 anche nel 2005, 2006. Nel 2007, poi, dopo la laurea ho vinto sia gli europei che i mondiali».
Ora Thomas vive in Florida, a Orlando, e lavora assieme a Drew Ross in un centro di sci nautico. «Là è la mecca di questo sport e moltissimi atleti che partecipano alle gare del circuito professionistico vivono lì per una questione climatica ma non solo. Per esempio, negli Stati Uniti riesco ad avere i materiali nuovi in un giorno: se devo fare dei test o se devo sostituire qualche attrezzo posso essere operativo in pochissimo tempo, cosa impensabile se fossi in altre zone. Oltre tutto per me la conoscenza di Drew è stata utilissima: ha quasi quarant’anni e un’esperienza dalla quale spesso imparo. Lavoro con lui e facciamo anche le gare assieme, è una presenza importante».
La giornata di uno sciatore prevede molta attività fisica. Soprattutto lavori di addominali perché lo sforzo nello sci è intenso.
«Durante le curve passiamo dai 120 km/h ai 30 km/h nel giro di cinque metri e poi, nel giro di altri cinque, di nuovo dai 30 ai 120, uno strappo notevole».
Poi ci sono i viaggi. «Nel circuito Pro Tour siamo sempre in giro per il mondo: ora ci sono in programma gare in Malaysia e in Quatar... Fortunatamente negli Stati Uniti lo sci nautico è uno sport diffuso anche se è molto caro, così quando non mi alleno posso insegnare nella scuola di Orlando, dove vivo con la mia fidanzata Leslie che ho conosciuto ad Acapulco proprio durante uno stage. Nonostante dieci minuti di sci costino 80 dollari (rispetto ai 15 euro in Trentino) i clienti non mancano». Appena può, Thomas torna a Caldonazzo. Nei giorni scorsi era qui a tenere delle lezioni dimostrative per i ragazzi. E quando non farà più gare ha sempre in tasca una laurea da far fruttare. «Sì, anche se non credo che sarà così: penso che rimarrò nel mondo dello sci nautico. È la mia passione e la mia vita».
Maurilio Barozzi
in l’Adige 18 ottobre 2008
L’ARTICOLO
Pubblicato sabato 18 ottobre 2008 sul quotidiano l’Adige a pagina 61 col titolo “Degasperi, globetrotter dei mari”.