Maurilio Barozzi
Samba sugli sci per Miriene - Maurilio Barozzi
giovedì 21 febbraio 2013
LAGO DI TESERO - Ha visto la neve per la prima volta a ventisette anni a Ushuaia, nella Terra del fuoco. La città più a sud del mondo e resa celebre da Chatwin. Ma, anziché accendersi davanti al Canale di Beagle leggendo la lirica di "In Patagonia", la brasiliana Miriene Picin s'è invaghita di lei, della neve. Invaghita forse è poco. Meglio: innamorata. Così l'anno dopo, nel gennaio 2008, ha preso una decisione che avrebbe cambiato la sua vita. Ha fatto le valigie ed è venuta proprio a Passo Lavazé dieci giorni, ed ha imparato a sciare. Ora, cinque anni dopo, è qui, di nuovo in val di Fiemme, a correre un Campionato del mondo. Niente male, eh?
Oddio, il ventottesimo posto finale che ha realizzato ieri nelle qualifiche alla 10 km forse ad uno sguardo privo di profondità potrebbe apparire non proprio entusiasmante, ma per chi arriva dal Brasile, dove le montagne innevate sono patrimonio esclusivo di depliant e cartoline, l'importante era già esserci. Punto.
«Anche se ora trascorro molti mesi all'anno allenandomi, abito ancora in Brasile, in una piccola città chiamata Mogi Mirim, vicino a San Paolo. E' una città piccola... Anzi, ti piace il calcio? Bene, allora ti dirò che Mogi Mirim è anche la città del calciatore Rivaldo, quello che ha giocato anche in Italia. Siamo vicini di casa e io ho proprio iniziato a fare sport praticando il calcio». Eccolo, ancora lui, sua maestà il calcio. Che s'insinua nelle gambe delle fondiste: sono calciatrici anche le azzurre Gaia Vuerich e Francesca Baudin. Toh, ma guarda te... Però ora stiamo parlando di neve e di Brasile. Due concetti che messi vicini l'uno all'altro suonano come un ossimoro.
Che lei ha trasformato invece nel viatico per girare il mondo.
«Sono diplomata in comunicazione e mi occupo di disegno grafico come freelance - racconta Miriene -. Anche se in realtà la maggior parte del mio tempo lo impiego allenandomi con gli sci che è davvero la mia grande passione». Insomma, quasi una professionista. Ride: « Mais ou menos », più o meno.
Più più, che meno, visto che quando a San Paolo è inverno (e qui estate) va ad allenarsi con il gruppo brasiliano in Argentina o Cile. Mentre quando là è estate, viene in Europa. «Quest'anno sono qui con la squadra di Biathlon dal due novembre e tornerò in Brasile nei prossimi giorni. Sono stata in Russia, in Estonia, anche in Italia, ma mai qui a Cavalese. Anzi, è davvero stupenda». Eh beh, vorrei vedere. Per una innamorata della neve, poi, anche la pista non dev'essere stata male, giusto Miriene? «Una pista splendida, preparata magnificamente, e con una neve che aveva la consistenza perfetta per una gara». Quando si dice essere entusiasti. E di fronte a questo, cosa mai volete che sia un ventottesimo posto, o un quindicesimo, o un quarantesimo?
Anche se anche il lato agonistico non è per nulla trascurato. Visto che già adesso, che sta per lasciare Cavalese alla volta di San Paolo, pensa già avanti. E in grande: «Speravo di riuscire a qualificarmi per le Olimpiadi di Vancouver, ma purtroppo il Brasile aveva a disposizione solo un posto e una mia compagna ha realizzato un punteggio migliore. Ma ora sto già pensando a combattere per qualificarmi per le prossime. E' il mio obiettivo».
Sarà dura, probabilmente. Ma mettere limiti alla provvidenza è un esercizio spesso inutile. Così intanto lei ride, si fa intervistare da diverse tivù, si gode un momento di gloria che è rappresentato proprio da questo strano connubio rappresentato dal Brasile - sole, palme, mare e bikini - e lo sci di fondo. Lei incassa il suo minuto di notorietà. Ringrazia quella gita a Ushuaia, laggiù, nella Terra del Fuoco sulle orme di Chatwin che le ha cambiato la vita. Ed ora, lei, si chiede «che ci faccio qui?» solo quando sta al mare. Chi può parlare di saudade paulista?
Maurilio Barozzi
L’Adige 21 febbraio 2013
L’ARTICOLO
Pubblicato sul Quotidiano l’Adige giovedì 21 febbraio 2013 con il titolo “Miriene rapita dallo sci” , l’articolo racconta la storia singolare di questa sciatrice brasiliana giunta a gareggiare ai Campionati mondiali di sci Nordico disputati in Italia, in Val di Fiemme, nel 2013.
Miriene Picin